Discussione:
[rece] Zio Petros e la Congettura di Goldbach
(troppo vecchio per rispondere)
paolo beneforti
2004-04-01 20:32:39 UTC
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Apostolos Doxiadis, "Zio Petros eccetera". bompiani. preso ad 1 euro (uno)
in una cesta di compravendita usato e letto tutto di fila ieri (140 pagg.,
vabè).

'sto Doxiadis non è un matematico, anche se ha fatto studi in quei paraggi.
leggerei volentieri romanzi sui matematici. ma pochi ne stanno.
indi ci si contenta anche di questo romanzo breve e scorrevole in cui, come
accennavo, ci sono ottimi spunti e gradevoli incursioni nella storia della
matematica del '900 (si incontrano Gödel, Turing, Hardy, Littlewood,
Ramanujan), attraversata com'è, in parte, dallo zio eponimo del
protagonista - grande talento matematico che si incaponisce, in gioventù,
nel tentativo di dimostrare appunto l'irrisolta Congettura di Goldbach.

digressione: herr Goldbach scrisse a Eulero enunciando una proprietà degli
interi, non dimostrata: "ogni intero può essere espresso come somma di tre
numeri primi" (da cui deriva immediatamente la formulazione attuale: "ogni
intero può essere espresso come somma di due numeri primi").

conoscere il percorso della Teoria dei Numeri e della Logica matematica nei
primi decenni del xx secolo aiuta parecchio ad apprezzare la narrazione di
doxiadis, ma non è necessario: di matematica nel romanzo ce ne sta pochetta
(la funzione z di riemann, ma solo enunciata, e poco altro).

la crescita del protagonista-nipote e il suo conoscere progressivamente la
vicenda dello zio sono il filo della narrazione.

di veramente bello e interessante, in questo libretto, ci sono due cose: 1.
la mentalità dei massimi matematici del secolo, le loro fragilità (nel
finale appare anche un anziano Gödel ormai pressoché fuori di testa), la
concezione assolutamente estetica che soggiace al loro lavoro; 2. la vaga
illustrazione dell'approccio geometrico (topologico, diremmo oggi) alla
Congettura tentato da petros papachristos e le particolari proprietà degli
interi che tale approccio disvela (storico).

l'approccio geometrico di zio petros mi ha ricordato una conferenza di
Hofstadter, personalità dai noti interessi trasversali, nella quale il buon
doug, col suo ottimo italiano, raccontava della scoperta che fece da
adolescente sulle proprietà della distribuzione dei numeri triangolari tra i
numeri quadrati (e viceversa).
interesserà a pochi, in questo dogmatico ng, sapere che i numeri
'triangolari' son quelli del tipo a(n)= 1-a(n-1)+n (con a(0)=1) (il plain
text mi impedisce di mettere le 'n' al pedice, come occorrerebbe, ma
pazienza); mentre i numeri 'quadrati' sonosemplicemente gli a(n)=n*n.
i numeri triangolari si possono rappresentare come triangolari equilateri
fatti di punti, mentre i quadrati si rappresentano appunto come quadrati di
punti.
questa apparentemente oziosa puntigliosità (punti, appunto) serve a dire del
fertile ponte tra concetti e immagini (o rapprentazione grafica) e di come
esso ponte abbia prodotto e possa produrre risultati notevoli non solo in
àmbito matematico.

purtroppo doxiadis perde volentieri le occasioni che i due elementi
suenumerati darebbero al suo libro per essere un testo di ben altro
spessore. sic.
p.b.
paolo beneforti
2004-04-01 20:56:06 UTC
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errata
Post by paolo beneforti
(da cui deriva immediatamente la formulazione attuale: "ogni
intero può essere espresso come somma di due numeri primi").
corrige: "ogni intero pari può essere espresso etc."
maria strofa
2004-04-01 21:04:03 UTC
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On Thu, 1 Apr 2004 22:56:06 +0200, "paolo beneforti"
Post by paolo beneforti
corrige: "ogni intero pari può essere espresso etc."
Ah, ecco... così è chiaro.

maria

--
1

[Pitagora, Einstein, Zichichi]
un fake di Alberto
2004-04-02 10:06:07 UTC
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Post by paolo beneforti
purtroppo doxiadis perde volentieri le occasioni che i due elementi
suenumerati darebbero al suo libro per essere un testo di ben altro
spessore. sic.
Aggiungo solo che il libro -letto qualche mesata fa- e' scritto
dall'autore greco direttamente in inglese, e si vede. Per un lettore
che, come me, l'inglese l'ha solo imparato, lo stile e' decisamente
goffo e pesante. Immagino che un anglomadrelingua avrebbe da obiettare
con molta maggior cognizione di causa. Se interessa, l'autore ha anche
un suo sito internet dove, fra l'altro, spiega perche' ha scelto di
scrivere il libro in una lingua non sua.

http://bookcrossing.com/journal/385175
--
UFV:Non ti muovere/Il silenzio degli innocenti(VHS)/Vacanze romane
(VHS)/Roma, ore 11(VHS)/Segui le ombre/La passion de Jeanne
d'Arc(VHS)/Ascolta la canzone del vento - http://www.albertofarina.tk
paolo beneforti
2004-04-02 17:22:25 UTC
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Post by un fake di Alberto
Aggiungo solo che il libro -letto qualche mesata fa- e' scritto
dall'autore greco direttamente in inglese, e si vede.
in effetti racconta in modo diciamo tera-tera.

(ho dimenticato di parlare degli scacchi, che in quel romanzo ci stanno
anche gli scacchi. vabè)
Laura
2004-04-02 19:25:45 UTC
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Post by paolo beneforti
Apostolos Doxiadis, "Zio Petros eccetera".
[...]
Post by paolo beneforti
l'approccio geometrico di zio petros mi ha ricordato una conferenza di
Hofstadter, personalità dai noti interessi trasversali, nella quale
il buon doug, col suo ottimo italiano, raccontava della scoperta che
fece da adolescente sulle proprietà della distribuzione dei numeri
triangolari tra i numeri quadrati (e viceversa).
la mia curiosità per questo romanzetto è proprio nata da un passo di
Hofstadter nel Gödel Escher ecc :

ACHILLE : In quale periodo Bach scrisse queste famose variazioni
Goldberg?
TARTARUGA: Fu nell'anno 1742, al tempo in cui egli era Cantor a Lipsia.
ACHILLE : 1742? Hum. Questo numero mi ricorda qualcosa...

che è l'anno in cui Christian Goldbach, nella lettera a Euler,
enunciò il suo teorema.
(buffo, no? bach, goldbach, goldberg, poi, c'è anche cantor, se vogliamo :))

[metto qua il link al testo completo della citazione di Hofstadter, anche se
è in inglese (non l'ho trovato in italiano) :
http://www.ubmail.ubalt.edu/~pfitz/tell/gb/science/gb09_s.htm ]

sì, piacevole, Doxiadis (e tra l'altro accessibile a qualunque lettore
abbia raggiunto il livello delle medie in matematica :)), ma

1. il vero tema, quello bruciante in questo caso, mi sembra quello
del *fallimento*, tema che Dioxadis risolve in modo straordinariamente
povero.
2. ci mette troppi luoghi comuni sui matematici (narrativamente,
introduce bene Gödel, d'accordo, ma l'intruffolarvi Turing in giovane
messaggero fa un po' cader le braccia).
Post by paolo beneforti
interesserà a pochi, in questo dogmatico ng...
non l'ho capita, questa.
ma veramente, sai...

ciao,
laura
paolo beneforti
2004-04-03 10:49:55 UTC
Permalink
Laura <
Post by Laura
[...]
Post by paolo beneforti
l'approccio geometrico di zio petros mi ha ricordato una conferenza di
Hofstadter,
la mia curiosità per questo romanzetto è proprio nata da un passo di
ACHILLE : In quale periodo Bach scrisse queste famose variazioni
Goldberg?
TARTARUGA: Fu nell'anno 1742, al tempo in cui egli era Cantor a Lipsia.
ACHILLE : 1742? Hum. Questo numero mi ricorda qualcosa...
che è l'anno in cui Christian Goldbach, nella lettera a Euler,
enunciò il suo teorema.
(buffo, no? bach, goldbach, goldberg, poi, c'è anche cantor, se vogliamo :))
manca solo alban berg - anche se per il metodo compositivo sarebbe più
matematicamente pertinente arnold schoenberg.
Post by Laura
sì, piacevole, Doxiadis (e tra l'altro accessibile a qualunque lettore
abbia raggiunto il livello delle medie in matematica :)), ma
1. il vero tema, quello bruciante in questo caso, mi sembra quello
[stai spoilerando]
Post by Laura
del *fallimento*, tema che Dioxadis risolve in modo straordinariamente
povero.
bah, sì, insomma. più che altro non sviluppa affatto il divenire della crisi
di petros e il suo "rifugiarsi" negli scacchi dopo essere arrivato, col
metodo geometrico, vicino alla soluzione: infatti l'approccio geometrico ha
molte affinità con l'analisi scacchistica, essendo il gioco degli scacchi
sostanzialmente uno studio delle proprietà di posizioni sulla scacchiera di
elementi definibili analiticamente e geometricamente: le posizioni sulla
scacchierà sono in sostanza dei luoghi geometrici dinamici, e le relazioni
tra una posizione e i suoi sviluppi possibili si analizzano in modo simile a
come si analizzano le relazioni tra proprietà geometriche e aritmetiche
degli elementi dell'insieme N dei numeri naturali.
Post by Laura
2. ci mette troppi luoghi comuni sui matematici (narrativamente,
introduce bene Gödel, d'accordo, ma l'intruffolarvi Turing in giovane
messaggero fa un po' cader le braccia).
è vero, l'apparizione di turing è troppo da "tigre di Martini". ma sui
luoghi comuni semmai è troppo parco e arido.
Post by Laura
Post by paolo beneforti
interesserà a pochi, in questo dogmatico ng...
non l'ho capita, questa.
iperboli apodittiche e ermetiche vs argomentazioni razionali
Laura
2004-04-05 12:02:35 UTC
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Post by paolo beneforti
[stai spoilerando]
pensi esista qualche suo lettore ignaro del fatto che
il teorema di goldbach non è mai stato dimostrato?
ma allora smetterebbe comunque di leggerlo a pagina dieci.
Post by paolo beneforti
più che altro non sviluppa affatto il divenire
della crisi di petros e il suo "rifugiarsi" negli scacchi dopo essere
ma, ma, come fai a saperlo?
Post by paolo beneforti
Post by Laura
Post by paolo beneforti
interesserà a pochi, in questo dogmatico ng...
non l'ho capita, questa.
iperboli apodittiche e ermetiche vs argomentazioni razionali
a me vengono abbastanza bene le litoti timide e banali. può andare?

ciao,
laura
paolo beneforti
2004-04-05 14:12:45 UTC
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Laura
Post by Laura
Post by paolo beneforti
[stai spoilerando]
pensi esista qualche suo lettore ignaro del fatto che
il teorema di goldbach non è mai stato dimostrato?
cosa c'entra? è fiction, mica saggistica. nella storia resta in dubbio fino
agli ultimi capitoli, e con una certa suspence, se zio petros abbia
dimostrato la congettura o no.
Post by Laura
Post by paolo beneforti
più che altro non sviluppa affatto il divenire
della crisi di petros e il suo "rifugiarsi" negli scacchi dopo essere
ma, ma, come fai a saperlo?
come faccio a sapere cosa?
Post by Laura
Post by paolo beneforti
iperboli apodittiche e ermetiche vs argomentazioni razionali
a me vengono abbastanza bene le litoti timide e banali. può andare?
va bene tutto, purché dialogabile.
Laura
2004-04-05 15:09:52 UTC
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Post by paolo beneforti
Laura
Post by Laura
Post by paolo beneforti
dopo essere
ma, ma, come fai a saperlo?
come faccio a sapere cosa?
che si arriva vicino alla soluzione col metodo geometrico.
paolo beneforti
2004-04-05 15:43:35 UTC
Permalink
Laura
Post by Laura
Post by paolo beneforti
Post by Laura
Post by paolo beneforti
dopo essere
ma, ma, come fai a saperlo?
come faccio a sapere cosa?
che si arriva vicino alla soluzione col metodo geometrico.
lo dice lui.
Laura
2004-04-05 18:13:06 UTC
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Post by paolo beneforti
Post by Laura
Post by paolo beneforti
Post by Laura
Post by paolo beneforti
dopo essere
Laura
Post by Laura
Post by paolo beneforti
Post by Laura
ma, ma, come fai a saperlo?
come faccio a sapere cosa?
che si arriva vicino alla soluzione col metodo geometrico.
lo dice lui.
lui, chi? doxiadis o zio petros?

comunque sia, quando si è visto che cosa si è dovuto
mettere in campo per risolvere il teorema di fermat,
entrambi fanno un po' ridere con i loro fagioli.


va be'. comunque.
c'era paolo albani a reggio. volevo dirgli di clérambault
nei mirabilia, ma era troppo occupato con "Pignagnoli
mineralogista" :)
a sorpresa, tutto il "convegno" era molto oulipiano.
paolo beneforti
2004-04-05 20:23:29 UTC
Permalink
Laura
Post by Laura
Post by paolo beneforti
lo dice lui.
lui, chi? doxiadis o zio petros?
la voce narrante
Post by Laura
comunque sia, quando si è visto che cosa si è dovuto
mettere in campo per risolvere il teorema di fermat,
entrambi fanno un po' ridere con i loro fagioli.
insomma

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