"Lucangel" > degli ultimi giorni è il ***misterioso suicidio collettivo di
un
intero gregge di pecore a Cortina*** (si sono lanciate da una rupe
una dietro l'altra).
Medita, fratello Orpheus, medita:-/
Maddai, non erano morte a causa di una frana?
Posto una poesia di Neruda, per rimanere un pò
IT, visto che oggi ricorrono 100 anni dalla sua nascita
(nato il 12 Luglio 1904). http://snipurl.com/7p86
Poesia d'amore numero venti
di Pablo Neruda
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Scrivere, ad esempio: "La notte è stellata,
e tremolano, azzurri, gli astri, in lontananza ".
Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Io l'amai, e a volte anche lei mi amò.
Nelle notti come questa la tenni tra le mie braccia.
La baciai tante volte sotto il cielo infinito.
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Pensare che non la tengo. Sentire che l'ho perduta.
Udire la notte immensa, più immensa senza lei.
E il verso cade sull'anima come sull'erba la rugiada.
Che importa che, il mio amore non potesse conservarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. In lontananza qualcuno canta. In lontananza.
La mia anima non accetta di averla perduta.
Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.
Noi, quelli di allora, più non siamo gli stessi.
Più non l'amo, è certo, ma quanto l'amai.
La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.
D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Più non l'amo, è certo, ma qualche volte l'amo.
È così breve l'amore, e tanto lungo l'oblio.
Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,
La mia anima non si rassegna ad averla perduta.
Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo.
[da Venti poesie d'amore e una canzone disperata]